mercoledì 20 giugno 2012

Il degrado nei cervelli




Quanto sia degradante vedere persone che combattono per lo stesso motivo, divise da fini politici, esigenze meramente personali, invidie ataviche contrapposizioni insanabili, protagonismi di sorta, tutto ciò è il degrado mentale, ormai egemone nella società attuale, ma come fare ad accettare il grottesco, il goffo. Mobilitati, a gruppi con fogli e sportine, con appelli agli artisti del Comunale, quali garanti di una cultura aurea, a sedurne il pubblico, imbonirlo, accalappiarlo, quale soluzione al punkbestia -niente di più falso -questo fanno in questi giorni i comitati dei residenti. Reduci di una Bologna fantasma, svenduta nei suoi vicoli a frotte di studenti 25 € al metro quadro. I residenti! Dove sono? Lontani e comodi nelle loro città satellite, ogni giorno in macchina tornano nella loro Bologna del centro, con l'illusione di viverla ancora, ma consapevoli di averla abbandonata. Le Piazze sono ormai di nessuno, abbandonate a se stesse, e non bastano comitati di 3 persone reduci, in vena di platea politica di basso profilo a ridare alla città la sua identità. E chi mai sarà poi questo degrado, giovani studenti e dottorandi senza borsa, universi di finte partite iva pagati 500€ al mese illusi di fare l'avvocato, l'architetto, il regista, e chi sa quale altra carica, l'universo di quelli ex studenti che dopo aver pagato la città per anni ogni giorno per studiarci ora ricevono paghe da fame per rimanerci. Centinaia, migliaia, i sottoquarantenni non possono permettersi il lusso di un tavolo e 4€ a birra, così si arrangiano in via Petroni, ma in fondo manca il potere di acquisto e più che di degrado bisognerebbe parlare di povertà. Che si speculi sulla povertà dunque sembra essere inaccettabile, ma l'apparenza è il bivacco dei portici del Comunale, i cui lavoratori ormai esausti, cercano di portare all'attenzione, l'apparenza è il cane, il piscio, il nichilismo scellerato di un ribellismo protagonismo al contempo, questo è il degrado, l'oltraggio al civilismo, che è effitivamente limitazione delle libertà altrui, e che andrebbe affrontato dai servizi sociali, e magari da un pò di decisionismo da parte dell'ordin che nvece sembra solo giustificarli e ghettizzarli, affiancandogli camionette su camionette, mostrando muscoli, ma limitandosi nell'intervento alla flagranza di reato, in un posto dove gira di tutto, eroina compresa. La domanda è qual'è la soluzione alla gestione della piazza con i concerti? Rock Jazz Soul Blues Folk Reggae Classica fate cosa volete, ma il problema, dov'è? Sono i db? Il fatto che un comitato è vicino al pdl, quindi contrario a prescindere? O che l'altro comitato è protagonista di invidie interne al pd? Queste sono sceneggiate napoletane, e sia fa bene a rispondere con il decisionismo. E l'altra domanda è... cosa succederà se la piazza in pieno luglio sarà senza concerti, nè programmazione, nè iniziative? La ridaranno al degrado, o ancor più al disagio sociale che la stava occupando nelle ultime settimane di giugno? Bè non mi stupirei, ha funzionato così per decenni.