Questo chiaramente non é bastato, non sono bastati I twet i retweet e like sulla pagina "Toglietemi tutto ma non il mi Bray", non sono bastati neanche i velati appelli di Repubblica, nulla si é potuto contro la lottizzazione correntista del pd' quel Mnistero spettava a una persona che aveva un credito verso l'ex sindaco. Renzi avrebbe assegnato volentieri a Franceschini il Viminale, ma la variabile alfaniana, andava controllata, pertanto ... quello era rimasto, il parcheggio al Mibac, eterno ministero di serie B nei fatti che però corrisponde a tutti gli effetti a una carica che di diritto rientra nel classicismo delle referenze governative di tutti gli esecutivi.
Vedremo se Franceschini sarà in grado di aumentare il misero portafoglio della Cultura dall'irrisorio 0,18 % del PIL alla meta del più volte evocato 1% del bilancio dello stato. Vedremo se sarà in grado di affrontare i nodi irrisolti dell'ultraprecariato del settore, della mancanza di ammortizzatori sociali adeguati per attori, registi, musicisti, e via dicendo, che nelle nuove fascie generazionali rischia di decretare l'estinzione di questi mestieri e della relativa produzione culturale annessa. Vedremo se sarà in grado di affrontare il problema delle lobby e dei marescialli del ministero, che con una discrezionalità data solo ai luogotenenti di reggimento, decidono la morte e la vita di alcune realtà culturali a discapito di altre. Vedremo se sarà in grado di affrontare le criticità della produzione cinematografica, sempre più in affanno, se sarà in grado di affrontare i monopoli della distribuzione, se sarà in grado di fare chiarezza sull'assegnazione dei fondi del Mibac alla sempre uguale cerchia di registi, se sarà in grado di affrontare lo scempio degli stipendi d'oro dei dirigenti della Scala, se sarà in grado di rinnovare la stretta cerchia di sovrintendenti che circuitano da città in città, senza mai rispondere delle precedenti gestioni, il più delle volte fallimentari e in rosso. Ma soprattutto se sarà in grado di valorizzare e di difendere il patrimonio artistico materiale e immateriale del nostro paese. Se sarà in grado di dargli un mercato, di sviluppare un indotto sul territorio. Se sarà in grado di creare circuitazione e rete dei prodotti culturali, di promuovere contenuti nuovi e giovani registi emergenti, giovani drammaturghi e sceneggiatori, di creare un settore dinamico in grado di destare interesse anche oltre confine. Di diffondere la formazione culturale nelle scuole, di dargli il giusto risalto dei media di massa.
Vediamo se sarà in grado di affrontare anche il 30 % di questi emergenze, o se al contrario continuerà nell'opera a cui assistiamo impotenti da ormai da vent'anni.. Quella dei tagli indiscriminati e di smantellamento (a questo punto definitivo) del sistema culturale italiano.
Buon lavoro ... Ministro.
Maurizio Tarantino